L’arrampicata sportiva è un particolare stile di arrampicata, che utilizza, al contrario della modalità tradizionale, degli ancoraggi fissi: questi supporti permanenti non servono tanto a facilitare la “scalata”, quanto ad assicurare ciascun atleta (per questo motivo, l’arrampicata sportiva è ritenuta “libera”).
Il passaggio di corde permette di procedere con sicurezza sulla roccia.
Regolamentata dall’International Federation of Sport Climbing, è caratterizzata da una serie di competizioni, organizzate a partire dagli anni ’80: la prima gara internazionale si è tenuta vicino a Bardonecchia nel 1985! Sportroccia, luogo dell’incontro sportivo, è utilizzato ancora oggi per definire il Campione Italiano.
Nel 1990, la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana è stata riconosciuta dal CONI come disciplina sportiva associata: dopo molti anni di “lotte” e richieste, l’arrampicata sportiva verrà inclusa nei Giochi Olimpici a partire dalla prossima edizione!
Ma quali sono le specialità della arrampicata sportiva?
La prima è la Difficoltà, detta anche Lead: in questo caso, gli atleti devono scalare la roccia su vie che diventano progressivamente sempre più difficili, fino a raggiungere i propri limiti. I punti vengono assegnati in base al tipo di presa: questa può, infatti, essere caricata se solo impugnata e utilizzata se impugnata per un movimento che non arriva alla presa successiva.
Il punteggio più alto si raggiunge arrivando all’ultima presa con due mani!
La seconda è Velocità, o Speed: in questo tipo di competizioni, gli atleti devono completare una via di difficoltà medio/bassa nel minor tempo possibile. A partire dal 2007, la IFSC (International Federation of Sport Climbing) ha omologato una parete di circa 15 metri per tutte le gare di questa specialità: dei sensori determinano i tempi di partenza e arrivo in modo preciso.
Infine, la Boulder è un’arrampicata su pareti basse (massimo 4 metri), con difficoltà differenti, per un massimo di 7-8 movimenti, tutti senza imbragatura: la sicurezza è garantita da materassi posizionati sul pavimento. Questa specialità richiede, ancor più delle altre, uno sforzo molto intenso di breve durata: si parte con i 4 arti appoggiati su prese obbligate e si arriva ad un “top” che deve essere mantenuto per almeno 3 secondi consecutivi.
Che sia libera oppure artificiale, l’arrampicata attira sempre l’attenzione di chi ama mettersi in gioco, sfidando i propri limiti: nonostante si possa praticare anche al chiuso, è innegabile che l’arrampicata sportiva in montagna e vie naturali possieda un fascino unico, che la differenzia da ogni altra attività sportiva! Questa disciplina è, quindi, perfetta per chi ama divertirsi con una disciplina impegnativa, ma ricca di soddisfazioni!